Gli esperti delle Nazioni Unite chiedono la fine della violenza di genere contro le giornaliste
Dubravka Šimonović, la Relatrice Speciale sulla violenza contro le donne, in un rapporto al Consiglio per i Diritti Umani, a Ginevra, l’8 luglio 2020, ha affermato che visti i particolari pericoli che le giornaliste devono affrontare nello svolgimento del loro lavoro, i governi devo fare di più per proteggerle dalla violenza di genere.
Dal 1992, 96 donne giornaliste sono state uccise mentre facevano il loro lavoro. La relatrice sostiene che, stando ai dati, ogni anno muoiono più giornalisti maschi, dall’altra parte però le giornaliste sono più soggette ad affrontare episodi di aggressione sessuale e stupri, e in particolare la minaccia di stupro, usata come strumento per minare la loro credibilità e scoraggiarle dal lavorare nei media.
Šimonović menziona i movimenti popolari di tutto il mondo - come #MeToo e #NiUnaMenos - che hanno fornito una piattaforma di condivisione alle giornaliste che si sono espresse contro gli abusi. Tuttavia, secondo il rapporto, molte sono ancora riluttanti nell’usare internet perché è un’arma a doppio taglio per le donne. "Le donne giornaliste sono sempre più prese di mira come rappresentanti visibili e schiette dei diritti delle donne", ha dichiarato Šimonović. Le giornaliste, in particolare se indigene, o appartenenti ad una minoranza, o lesbiche, bisessuali, transessuali o intersessuali, vedono aumentati i rischi di violenza. Nonostante alcuni progressi, resta ancora molto da fare, secondo Šimonović, soprattutto in vista dell'emergente discorso fondamentalista e del contraccolpo globale contro i diritti delle donne.
In vista dell'allarmante aumento della violenza di genere contro le donne in tutto il mondo, incluse le giornaliste, durante la pandemia di Covid-19, l’appello di Šimonović è rivolto a tutti i paesi, affinché sostengano l'elaborazione di un approccio o di una strategia coordinata a livello di sistema delle Nazioni Unite per combattere e prevenire la violenza contro le donne e di un piano di attuazione globale sulla violenza contro le donne. "Le donne hanno il diritto di essere al sicuro nelle loro case. Qualsiasi misura per combattere la pandemia deve rispettare i diritti umani e tenere conto delle esigenze delle donne, in linea con l'appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la 'Pace in casa'", ha detto.