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ISHR Rapporto annuale: “Difensori dei diritti umani - Ispirare la speranza, plasmare un futuro più equo”

rapporto annuale riferito all’anno 2021 riguardo la condizione dei difensori dei diritti umani nel mondo: “Difensori dei diritti umani - Ispirare la speranza, plasmare un futuro più equo”

L’ONG “Servizio Internazionale per i diritti umani” (ISHR) ha pubblicato il rapporto annuale riferito all’anno 2021 riguardo la condizione dei difensori dei diritti umani nel mondo: “Difensori dei diritti umani - Ispirare la speranza, plasmare un futuro più equo”

Tra il 2020 e il 2021 abbiamo vissuto mesi impegnativi per i diritti umani: la pandemia da Covid-19 ha mostrato tante difficoltà e reso più profondi i divari già esistenti nelle società; i difensori dei diritti umani continuano a subire minacce mortali e restrizioni soffocanti al loro lavoro; alcuni governi, inoltre, fanno di tutto per impedire l’accessibilità e l’efficacia dei meccanismi che favoriscono la messa in atto dei diritti umani.

Nonostante le difficoltà, si sono aperti spiragli su questioni chiave che da questo momento in poi devono essere portate avanti, in modo che il progresso in materia di difesa dei diritti umani non si arresti.

È stato istituito, con la risuoluzione 47/21, uno storico meccanismo di esperti al fine di promuovere un cambiamento trasformativo per la giustizia razziale e l'uguaglianza nel contesto dell'applicazione della legge a livello globale. Il 16 dicembre 2021, il Presidente del Consiglio dei diritti umani ha nominato il giudice Yvonne Mokgoro, la dottoressa Tracie Keesee e il professor Juan Méndez come esperti del Meccanismo di esperti. Il giudice Mokgoro è il presidente del Meccanismo di esperti; contestualmente è stata nominata una commissione per indagare sulle cause che stanno alla base del conflitto e della violenza contro il popolo palestinese.

Si è accesa una scintilla anche sul tema della giustizia sessuale e riproduttiva, grazie ad una diffusa mobilitazione unita a richieste di responsabilità nei casi di molestie e aggressioni sessuali, nonché la liberazione dalla detenzione arbitraria di alcune donne impegnate nella difesa dei diritti umani.

Questo è stato anche l’anno dello storico riconoscimento, nell’ambito del diritto internazionale dei diritti umani, del diritto a un ambiente sano e sostenibile; per di più è stato conferito il nuovo mandato di relatore speciale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.

È stato registrato un incremento nel numero, tanto quanto nella varietà, delle persone disposte a farsi sentire, non solo con le parole, contro le violazioni diffuse e sistematiche in Stati come la Cina, l'Egitto, il Nicaragua, la Russia, l'Arabia Saudita e il Venezuela, mentre in altri Stati dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina sono stati compiuti progressi nel riconoscimento giuridico e nella protezione dei difensori.

L’ONG, infine, esorta le Nazioni Unite a sospendere i diritti della Russia a far parte del Consiglio per i diritti umani, ed esprime solidarietà a tutti i difensori dei diritti umani che si battono per la pace, nonché ai giornalisti che lottano ogni giorni per riportare notizie vere ed indipendenti dalle propagande governative.

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