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Nazioni Unite: adottato il primo Trattato sul commercio di armi convenzionali, 2 aprile 2013

La famosa Scultura dell'artista svedese Carl Fredrik Reuterswärd di fronte alla sede delle nazioni Unite a New York
© UN Photo

Il 2 aprile 2013, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il primo Trattato sul commercio di armi convenzionali.
I Paesi che hanno votato a favore sono 154, tra cui gli Stati Uniti. Siria, Iran e Corea del Nord sono i tre Paesi che hanno votato contro, mentre tra i Paesi che si sono astenuti (23 in totale) compaiono Russia e Cina, tra gli Stati più coinvolti nel commercio di armi. Il Trattato entrerà in vigore a tutti gli effetti dopo novanta giorni dal deposito del cinquantesimo strumento di ratifica.

La convenzione non prende in considerazione l'uso privato delle armi, ma regolamenta l'uso e le esportazioni delle cosidette armi convenzionali: carri armati, aerei da guerra, veicoli da combattimento, artiglieria, elicotteri, navi da guerra, missili, razzi a lunga gittata, ma anche armi leggere come fucili, pistole e munizioni. Inoltre il Trattato proibisce di violare l’embargo internazionale e di vendere armi a Paesi o gruppi terroristici che potrebbero usarle per crimini contro l’umanità e di guerra o a soggetti che potrebbero usarle contro i civili o costruzioni come case, ospedali e scuole. Le norme presenti prevedono che gli Stati adottino misure per combattere il mercato illegale di armi.

Il processo che ha portato all'approvazione del Trattato inizia nel 2006. L'Assemblea Generale, in seguito alla preoccupazione espressa da alcuni Paesi in merito alla mancanza di norme a livello nazionale sul commercio di armi, ha dato l'avvio a una serie di incontri tra Stati con l'obiettivo di produrre uno strumento giuridicamente vincolante volto a istituire norme comuni per l'importazione, esportazione e trasferimento di armi convenzionali. Questo processo ha preparato la strada per la Conferenza sul commercio di armi convenzionali che si è tenuta nel luglio 2012 presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York. In tale sede si è cercato di riaprire i negoziati per raggiungere ad un accordo definitivo sul commercio di armi, senza però ottenere risultati positivi. Pertanto, l'Assemblea Generale ha deciso di riprendere nuovamente l'argomento durante la successiva Conferenza sul commercio di armi convenzionali organizzata lo scorso marzo raggiungendo come risultato la risoluzione finale che include il Trattato internazionale sul commercio delle armi convenzionali.

L'adozione del Trattato è stata accolta con soddisfazione da diversi funzionari delle Nazioni Unite. In particolare il Segretario Generale Ban Ki-Moon, nel suo comunicato, sottolinea come tale strumento sia fondamentale per prevenire la violazione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Le Nazioni Unite forniranno il loro pieno appoggio affinchè questo strumento possa essere un punto di riferimento globale nella lotta al commercio illegale di armi.

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