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Nazioni Unite: il Comitato contro la tortura discute il sesto rapporto periodico dell'Italia

La Sfera Armillare, opera di Paul Manship, sullo sfondo il Palazzo delle Nazioni Unite, Ginevra (Svizzera).
© UN Photo

Dal 6 novembre al 6 dicembre 2017 avrà luogo, a Ginevra, la 62° sessione del Comitato contro la tortura, l’organo preposto al monitoraggio dell’implementazione da parte degli Stati membri della Convenzione contro la tortura e altre punizioni o trattamenti crudeli, inumani o degradanti del 1984. Nel corso di questa sessione verranno esaminati i rapporti di Italia, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Camerun, Mauritius, Moldavia, Ruanda e Timor-leste. 

Nei giorni fra il 13 e il 15 Novembre l’Italia comparirà, quindi, con il proprio rapporto quadriennale sull’implementazione della Convenzione (presentato nel 2015) di fronte al Comitato, che avrà modo di chiedere chiarimenti sulle problematiche principali. Nel corso del'analisi del rapporto dell'Italia, il Comitato ascolterà anche la voce delle ONG, che hanno presentato i loro “rapporti ombra”. Antigone, associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale, ha presentato un rapporto alternativo che si concentra, in particolare, su informazioni e raccomandazioni riguardanti tre grandi tematiche: legge contro la tortura, carceri e immigrazione. 
La seduta di martedì 14 novembre sarà dedicata a una serie di questioni rilevate dal Comitato (list of issues) a cui il Governo italiano avrà la possibilità di rispondere nella seduta del 15.

I lavori del Comitato si concluderanno con l’adozione delle osservazioni conclusive e la messa a punto di meccanismi di follow-up per garantire il monitoraggio e la continuazione del dialogo degli Stati esaminati con la Commissione.

Tutti i documenti pertinenti alla 62° sessione del CAT sono disponibili online seguendo il link riportato nel box sottostante.

 

 

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