Nazioni Unite – L’Alto Commissario per i diritti umani pubblica un rapporto sul rafforzamento del sistema degli organi convenzionali
“L’istituzione del sistema degli organi convenzionali sui diritti umani e la sua evoluzione nel corso del tempo rappresentano uno dei maggiori successi della comunità internazionale al fine di promuovere e proteggere i diritti umani”. E’ quanto afferma l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, nel suo rapporto sul rafforzamento del sistema degli organi convenzionali (treaty bodies). Tuttavia, l’Alto Commissario conferma che tale sistema è in crisi e che non può essere sostenuto ancora a lungo senza un’immediata azione finalizzata al suo rafforzamento e miglioramento.
A partire dal 2000, infatti, il sistema è cresciuto sia in relazione al numero di organi esistenti (con nuovi membri e strumenti per promuovere i diritti umani), sia per quel che riguarda il numero di rapporti inviati dagli Stati (di cui soltanto il 16% entro i tempi prestabiliti) e dagli individui. Nonostante tale crescita, le risorse a disposizione per sostenere questo complesso sistema sono rimaste le stesse
A partire da tale analisi, il rapporto fornisce alcune raccomandazioni per aumentare la visibilità del sistema dei comitati delle Nazioni Unite (anche attraverso l’uso di nuove tecnologie, quali il webcasting e le videoconferenze), nonché la sua accessibilità agli individui e alle comunità di ogni parte del mondo. In particolare, al fine di migliorare l’efficienza del sistema e garantire un equo trattamento a tutti gli Stati, il rapporto propone l’adozione di un calendario di reporting, in modo tale che i rapporti presentati dagli Stati siano discussi nei tempi previsti.
Secondo l’Alto Commissario, “l’obiettivo finale di tale processo è quello di prendere atto delle sfide presenti per migliorare l’impatto degli organi convenzionali sugli Stati e sugli individui e gruppi di persone a livello nazionale, attraverso il rafforzamento del loro lavoro e della loro indipendenza”.