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Nazioni Unite: l’Assemblea Generale ha adottato 56 risoluzioni sui diritti umani

Un tabellone elettronico mostra i risultati di una votazione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York.
© UN Photo

Lo scorso 20 dicembre, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato 56 risoluzioni e 9 decisioni in materia di diritti umani precedentemente approvate dal suo Terzo Comitato (Sociale, Umanitario e Culturale), inclusi due documenti rispettivamente sulle diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani in Siria e sulla moratoria della pena di morte.

Nella Risoluzione sulle violazioni dei diritti umani in Siria (doc.A/67/457/Add.3 adottato con 135 voti a favore, 12 contrari e 36 astensioni), l’Assemblea ha invitato le autorità siriane a proteggere la popolazione e ad adeguarsi pienamente agli obblighi di diritto internazionale. Ha inoltre intimato l’immediato rilascio di tutte le persone detenute in maniera arbitraria e ha sottolineato il proprio sostegno per la creazione di una società pacifica, democratica e pluralista, richiedendo che il Governo siriano autorizzi l’ingresso nel Paese della Commissione internazionale di inchiesta.

La Risoluzione sulla moratoria della pena di morte è stata invece adottata con 111 voti a favore, 41 contrari e 34 astensioni (doc. A/67/457/Add.2). Si tratta del quarto teso adottato dal 2007. Nella Risoluzione, l’Assemblea invita gli Stati a limitare progressivamente l’applicazione della pena di morte e a non imporre tale pena ai crimini commessi da persone che all’epoca dei fatti avevano meno di 18 anni e alle donne incinte. Gli Stati sono anche invitati  a ridurre il numero di crimini per cui è prevista l’applicazione della pena capitale.

Inoltre, l’Assemblea ha adottato per la prima volta un testo che prevede l’eliminazione della pratica delle mutilazioni genitali femminili, con il pieno sostegno degli Stati africani, nonché (all’unanimità) altre 41 risoluzioni in materia di sviluppo sociale, avanzamento della condizione delle donne, diritti dei bambini, popolazioni indigene, prevenzione del crimine, giustizia penale e controllo del traffico di droga.

Voto sulla moratoria della pena di morte

A favore (111):  Albania, Algeria, Andorra, Angola, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Azerbaijan, Belgium, Benin, Bhutan, Bolivia, Bosnia and Herzegovina, Brazil, Bulgaria, Burkina Faso, Burundi, Cambodia, Canada, Cape Verde, Central African Republic, Chad, Chile, Colombia, Congo, Costa Rica, Côte d’Ivoire, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Dominican Republic, Ecuador, El Salvador, Estonia, Finland, France, Gabon, Georgia, Germany, Greece, Guatemala, Guinea-Bissau, Haiti, Honduras, Hungary, Iceland, Ireland, Israel, Italy, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Luxembourg, Madagascar, Mali, Malta, Marshall Islands, Mexico, Micronesia (Federated States of), Monaco, Mongolia, Montenegro, Mozambique, Nauru, Nepal, Netherlands, New Zealand, Nicaragua, Norway, Palau, Panama, Paraguay, Peru, Philippines, Poland, Portugal, Republic of Moldova, Romania, Russian Federation, Rwanda, Samoa, San Marino, Serbia, Seychelles, Sierra Leone, Slovakia, Slovenia, Somalia, South Africa, South Sudan, Spain, Sweden, Switzerland, Tajikistan, The former Yugoslav Republic of Macedonia, Timor-Leste, Togo, Tunisia, Turkey, Turkmenistan, Tuvalu, Ukraine, United Kingdom, Uruguay, Uzbekistan, Vanuatu, Venezuela.

Contrari (41):  Afghanistan, Bahamas, Bahrain, Bangladesh, Barbados, Belize, Botswana, Brunei Darussalam, China, Democratic People’s Republic of Korea, Dominica, Egypt, Ethiopia, Grenada, Guyana, India, Iran, Iraq, Jamaica, Japan, Kuwait, Libya, Malaysia, Myanmar, Oman, Pakistan, Qatar, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent and the Grenadines, Saudi Arabia, Singapore, Sudan, Swaziland, Syria, Tonga, Trinidad and Tobago, Uganda, United States, Yemen, Zimbabwe.

Astenuti (34):  Belarus, Cameroon, Comoros, Cuba, Democratic Republic of the Congo, Djibouti, Eritrea, Fiji, Guinea, Indonesia, Jordan, Kenya, Lao People’s Democratic Republic, Lebanon, Lesotho, Liberia, Malawi, Maldives, Mauritania, Morocco, Namibia, Niger, Nigeria, Papua New Guinea, Republic of Korea, Senegal, Solomon Islands, Sri Lanka, Suriname, Thailand, United Arab Emirates, United Republic of Tanzania, Viet Nam, Zambia.

Assenti (7):  Antigua and Barbuda, Equatorial Guinea, Gambia, Ghana, Kiribati, Mauritius, Sao Tome and Principe.

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