OHCHR: pubblicato un rapporto sull’impatto disastroso sui diritti umani a causa dei trasferimenti di armi

L’Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha pubblicato lo scorso 5 marzo un rapporto (A/HRC/58/41), denunciando l’impatto devastante dei trasferimenti di armi sui diritti umani e sul diritto internazionale umanitario. Il documento sottolinea come l’aumento dei conflitti armati, il più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, sia aggravato dalla vendita e dal trasferimento incontrollato di armi, che alimentano repressioni interne e gravi violazioni.
Il rapporto evidenzia che sia gli Stati sia il settore privato non fanno abbastanza per prevenire e mitigare i rischi derivanti dal commercio di armi. Spesso, decisioni politiche ed economiche portano a ignorare le conseguenze legali ed etiche del commercio e dei trasferimenti d’armi. Inoltre, molte aziende non dispongono di adeguate politiche di due diligence per valutare il rischio che le armi vendute vengano usate in crimini internazionali. Altre problematiche come corruzione, conflitti di interesse e mancanza di supervisione aggravano ulteriormente il problema.
L’OHCHR chiede quindi maggiore trasparenza, responsabilità e controllo nei trasferimenti di armi, perché non diventi un’area “human rights-free”. Gli Stati devono condurre valutazioni di rischio più rigorose, impedire vendite non autorizzate e garantire una supervisione giudiziaria efficace. Anche il settore privato deve assumersi la responsabilità di rispettare i diritti umani e migliorare i propri processi di controllo. L’obiettivo è evitare che il commercio di armi continui a favorire guerre, repressioni e violazioni dei diritti fondamentali.
Per saperne di più è possibile consultare il Rapporto al seguente link: https://docs.un.org/en/A/HRC/58/41