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ONU: gli Esperti indipendenti delle Nazioni Unite chiedono al governo italiano chiarimenti sul rispetto dei diritti umani dei migranti

Logo dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (OHCHR)
© UN - United Nations

Le modifiche legislative e il clima di odio minacciano i diritti dei migranti in Italia, affermano gli esperti delle Nazioni Unite

 

GINEVRA (21 novembre 2018) - L'inasprimento delle norme sull'immigrazione proposto dall'Italia avrà un grave impatto sulla vita dei migranti ed è di grande preoccupazione, hanno detto gli esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani*, sollecitando il governo a invertire la rotta.

"L'abolizione dello status di protezione umanitaria, l'esclusione dei richiedenti asilo dall'accesso ai centri di accoglienza incentrati sull'inclusione sociale e la durata prolungata della detenzione nei Cie minano fondamentalmente i principi internazionali dei diritti umani e condurranno certamente a violazioni di diritti umani internazionali", hanno detto gli esperti indipendenti.

Il 7 novembre il Senato italiano ha convertito in legge il decreto legge sull'immigrazione e la sicurezza, che dovrebbe essere approvato alla fine del mese dalla Camera dei Deputati, la camera bassa del parlamento.

Da quando è entrato in carica nel giugno 2018, il nuovo governo italiano ha attuato le misure anti migranti ed esclusive per cui si batteva. "La rimozione delle misure di protezione a potenzialmente migliaia di migranti e la limitazione della capacità dei migranti di regolarizzare la loro permanenza in Italia aumenterà la loro vulnerabilità ad attacchi e sfruttamento. Saranno maggiormente a rischio di essere intercettati da trafficanti e altri gruppi criminali e molti non avranno mezzi per soddisfare i loro bisogni di base con mezzi leciti.

L'esclusione porta anche a tensioni sociali e ad una maggiore insicurezza. Un approccio inclusivo andrebbe quindi a beneficio non solo dei migranti, ma anche degli italiani ", hanno aggiunto gli esperti delle Nazioni Unite.

Pur riconoscendo le sfide che l'Italia deve affrontare a causa dell'assenza di un efficace sistema di solidarietà a livello europeo, gli esperti delle Nazioni Unite hanno affermato che ciò non può essere portato a giustifica delle violazioni dei diritti umani. "Il governo deve rispettare i valori sanciti dalla costituzione italiana e gli impegni internazionali sottoscritti", hanno detto in un appello al governo per riconsiderare le modifiche legislative.

Il Decreto legge sicurezza arriva mentre in Italia c'è un clima di odio e discriminazione, sia nei confronti dei migranti e di altre minoranze, sia nei confronti della società civile e dei privati che difendono i diritti dei migranti.

"Durante la recente campagna elettorale, alcuni politici hanno alimentato discorsi che abbracciavano spudoratamente la retorica razzista e xenofoba anti-immigrati e anti-stranieri", hanno detto gli esperti. Hanno sottolineato che questo clima di intolleranza non può essere separato dall'escalation in Italia di episodi di odio contro gruppi e individui, inclusi bambini, sulla base della loro etnia reale o percepita, colore di pelle, razza e/o status di immigrazione. Le persone di origine africana e Rom sono state particolarmente colpite. Durante e subito dopo la campagna elettorale nazionale di quest'anno, le organizzazioni della società civile hanno registrato 169 episodi di matrice razzista, 126 dei quali riguardavano l'incitamento all'odio razzista e la propaganda, anche durante manifestazioni pubbliche. E 19 sarebbero, secondo quanto riportato, i casi di attacchi violenti e motivati dalla razza.

"Siamo anche preoccupati per le continue campagne diffamatorie contro le organizzazioni della società civile impegnate in operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, così come per la criminalizzazione del lavoro dei difensori dei diritti dei migranti, attacchi sempre più diffusi in Italia", hanno ricordato gli esperti delle Nazioni Unite .

Il governo italiano, tra gli altri, ha reso quasi impossibile per le navi delle ONG continuare a salvare i migranti nel Mar Mediterraneo, hanno detto. Ciò ha portato ad un maggior numero di migranti che affogano o scompaiono. "Salvare vite non è un crimine. Proteggere la dignità umana non è un crimine. Atti di solidarietà e umanità non dovrebbero essere perseguiti", hanno sottolineato gli esperti.

Gli esperti delle Nazioni Unite esortano il governo italiano a combattere l'incitamento all'odio e alla discriminazione, al razzismo e alla xenofobia. "Gli autori di crimini di odio devono essere ritenuti responsabili e giustizia va fornita alle vittime. Le autorità italiane dovrebbero attuare il quadro giuridico europeo e nazionale e fornire le risposte necessarie ai crimini d'odio e all'uso di discorsi di incitamento all'odio".

Gli esperti hanno contattato il governo in merito alle loro preoccupazioni e attendono una risposta.

 

* Esperti delle Nazioni Unite: Agnes Callamard, Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions; David Kane, Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression; Clément Nyaletsossi Voule, Special Rapporteur on the rights to freedom of peaceful assembly and of association; Michel Forst, Special Rapporteur on the situation of human rights defenders; Felipe González Morales, Special Rapporteur on the human rights of migrants; Fernand De Varennes, Special Rapporteur on minority issues; E. Tendayi Achiume, Special Rapporteur on contemporary forms of racism, racial discrimination, xenophobia and related intolerance; Maud de Boer-Buquicchio, Special Rapporteur on the sale and sexual exploitation of children, including child prostitution, child pornography and other child sexual abuse material; Urmila Bhoola, Special Rapporteur on contemporary forms of slavery, including its causes and consequences; Maria Grazia Giammarinaro, Special Rapporteur on trafficking in persons, especially women and children; Nils Melzer, Special Rapporteur on torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment; Michal Balcerzak, Chair of the Working Group of Experts on People of African Descent; Obiora C. Okafor, Independent Expert on human rights and international solidarity.

Fonte: Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.

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