Parlamento italiano: approvata legge che valorizza il legame tra minore e famiglia affidataria
Entra in vigore il 13 novembre prossimo il testo della legge n. 173 del 19 ottobre 2015, recante «Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare».
Il provvedimento legislativo, composto da quattro articoli, modifica la precedente normativa sul diritto del minore a una famiglia, introducendo nuove garanzie atte a preservare e valorizzare il legame affettivo tra il minore e la famiglia affidataria.
A causa della mancata risoluzione delle cause che giustificano l’affidamento, infatti, circa il 60% dei minori (secondo il Rapporto dell’Istituto degli Innocenti del dicembre 2012) rimangono in affido per oltre due anni, superando il termine massimo previsto dalla legge, per poi essere dichiarati adottabili. Non potendo la famiglia affidataria, sulla base della normativa previgente, chiedere l’adozione del minore in affidamento, quest’ultimo doveva subire una ulteriore separazione ed essere trasferito in una terza famiglia.
Al fine di evitare questo ulteriore trauma, la nuova legge prevede, tra le altre cose, che il tribunale dei minori, stabilita l’impossibilità di ricostituire il rapporto del minore con la famiglia d'origine e dichiarato lo stato di abbandono, possa prendere in considerazione i “legami affettivi significativi e il rapporto stabile e duraturo consolidatosi tra il minore e la famiglia affidataria”, garantendo a quest’ultima una corsia preferenziale nell’adozione del minore.