Preoccupazione internazionale per la situazione in Egitto e per le azioni intraprese dalle autorità egiziane in risposta alle dimostrazioni di questi giorni
L'attuale situazione in Egitto ha causato diverse reazioni da parte di rappresentanti istitutizionali a livello internazionale e regionale e di esponenti di organizzazioni di società civile.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban ki-Moon, intervenendo da Davos in Svizzera, dove sta avendo luogo il meeting annuale del Forum economico mondiale, ha affermato che sia i dimostranti sia le autorità dovrebbero assicurare che la situazione nella regione mediorientale non porti ad ulteriori violenze e ha aggiunto di essere in contatto con le autorità di questi paesi per fare loro percepire l'attuale situazione come un'opportunità per affrontare le legittime preoccupazioni del loro popoli. In particolare, riferendosi a quanto sta avvenendo in Egitto, ha sottolineato la necessità che le autorità egiziane agiscano nel rispetto della libertà di associazione e di parola.
A livello europeo, L'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vice-presidente della Commissione europea, Catherine Ashton, ha deplorato, in una nota scritta, le morti avvenute nel corso delle dimostrazioni che stanno avvenendo in questi giorni in tutti i principali centri urbani dell'Egitto. La Ashton ha inoltre espresso la propria preoccupazione per il numero di feriti e arresti e per l'uso della violenza allo scopo di contenere le proteste in corso. Per questi motivi, l'Alto Rappresentante ha chiesto alle autorità egiziane moderazione e rispetto per i diritti umani fondamentali, quali la libertà di espressione e di riunione pacifica, oltre al rilascio delle persone arrestate mentre dimostravano pacificamente.
Leggi la nota scritta di Chaterine Ashton
Anche il Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, ha espresso la propria preoccupazione per la situazione in Egitto e ha chiesto a tutte le parti di esercitare una maggiore moderazione, dichiarando che le autorità egiziane dovrebbero abbracciare le legittime aspirazioni del proprio popolo – sia sociali, sia politiche – per ottenere più libertà, pluralismo e democrazia.
Leggi le dichiarazioni di Jerzy Buzek
Entrambi i rappresentanti hanno inoltre espresso la propria vicinanza alle famiglie e agli amici delle persone decedute durante le manifestazioni.
Infine, il Predente dell'International Crisis Group, Louise Arbour, ha affermato che in una situazione tesa come questa, la repressione e l'abuso possono solo infiammare ulteriormente la situazione e ha suggerito che le autorità dovrebbero piuttosto porre attenzione alle richieste della popolazione per una trasformazione politica, sociale ed economica radicale. In conclusione del comunicato stampa il Gruppo chiede quindi alle autorità egiziane la fine delle violenze contro le dimostrazioni del popolo.