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Transparency International Italia: presentato l'Indice di percezione della corruzione (CPI) 2012

Mappa che raffigura la percezione della corruzione nel 2011 elaborata dall'organizzazione "Transparency International" (dettaglio sul continente europeo)
© Transparency International

Il 5 dicembre 2012 a Milano la sezione italiana di Transparency International ha presentato l'Indice di percezione della corruzione (CPI), indicatore che determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica di 176 paesi e territori.

Attribuendo a ciascun Paese un voto che varia da 0 (massima corruzione) a 100 (assenza di corruzione), il CPI fornisce un quadro generale della situazione e del livello di corruzione percepita nel mondo. Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie interviste/ricerche somministrate ad esperti del mondo degli affari e a prestigiose istituzioni e viene preparato annualmente da Transparency International, un'eminente organizzazione di società civile che lotta dal 1993 contro la corruzione in tutto il mondo.

Secondo la definizione proposta dall'organizzazione, la corruzione è intesa come l'abuso del potere affidato per un guadagno privato e colpisce ogni persona la cui vita, il cui sostentamento e la cui felicità dipendono dall'integrità delle persone in posizioni di autorità. Coerentemente con tale definizione, il CPI aiuta a mettere in evidenza la propensione della corruzione interna e la sua influenza dannosa sulla vita degli individui.

Per l'anno 2012, Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda si confermano tra i primi posti dell'indice con un punteggio di 90. Chiudono invece la classifica, con punteggi prossimi allo zero, Afghanistan, Corea del Nord e Somalia. L'Italia, alla quale il CPI assegna un punteggio di 42 su 100 (appaiata a Bosnia Erzegovina e Sao Tomé e Principe), si posiziona al settantaduesimo posto, peggiorando di 3 posizioni il suo ranking del 2011.

Con riferimento al tema in discussione, da segnalare che il Parlamento italiano ha recentemente approvato la legge 6 novembre 2012, n. 190, concernente "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione" allo scopo di intensificare l’efficacia e la praticità delle misure di opposizione al fenomeno della corruzione in linea con gli standard internazionali ed europei.

Infine, per approfondire la situazione dell'Italia con riferimento alle Convenzioni anti-corruzione del Consiglio d'Europa, si rinvia alla scheda Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Dossier "Il Consiglio d'Europa e i diritti umani".

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