Udienza conoscitiva in Parlamento sul progetto di Legge-quadro sulle missioni internazionali dell’Italia
Alla Camera dei Deputati è in discussione il testo base, oggetto di numerosi emendamenti, di una legge-quadro intesa a disciplinare la partecipazione dell’Italia alla missioni internazionali.
Il 16 aprile scorso, nel Palazzo di Montecitorio le Commissioni Difesa e Affari Esteri e Comunitari hanno congiuntamente tenuto una audizione informale con l’intervento, tra gli altri, del Prof Antonio Papisca, Cattedra Unesco di Diritti Umani, Democrazia e Pace dell’Università di Padova, e del Prof. Marco Mascia, Direttore del Centro Diritti Umani dello stesso Ateneo.
Nel corso della discussione è stata sottolineata l’assoluta necessità di ovviare a quella che è la vistosa lacuna del testo base: l’assenza di qualsiasi definizione di ciò che s’intende per ‘missioni internazionali’. Le proposte di parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà e di Cinque Stelle avanzano la seguente tipologia: missioni e operazioni internazionali finalizzate al mantenimento o al ristabilimento della pace ai sensi del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite; operazioni internazionali finalizzate al regolamento pacifico delle controversie ai sensi del Capitolo VI della Carta; operazioni internazionali di imposizione, di mantenimento o di consolidamento della pace autorizzate dal Consiglio di Sicurezza e deliberate dall’Unione Europea; missioni internazionali di soccorso e di assistenza per calamità naturali o per gravi crisi di carattere umanitario che prevedono l’uso della forza esclusivamente per autodifesa e che sono autorizzate dai Governi degli Stati interessati; missioni internazionali di osservazione elettorale.
Nello scambio di idee con i Deputati è stato osservato che una legge-quadro così importante non può omettere di precisare qual è il suo contenuto essenziale e limitarsi a normare soltanto il trattamento del personale impiegato nelle missioni.
Si allega una sintesi dell’intervento della delegazione del Centro Diritti Umani e della Cattedra Unesco dell’Università di Padova.