Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani: pubblicato il rapporto della missione in Yemen
È stato pubblicato il rapporto della missione delle Nazioni Unite in Yemen che analizza la situazione dei diritti umani nel paese. La missione afferma la necessità di affrontare urgentemente il deterioramento della situazione umanitaria nel paese con azioni volte alla protezione della popolazione civile e del loro diritto a manifestare pacificamente.
Tra il 28 giugno e il 6 luglio di quest'anno, una delegazione dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani ha visitato tre città del paese tenendo incontri con molte autorità, tra cui: il Vice-Presidente, leader dei partiti politici e membri del Parlamento, rappresentanti di ONG, avvocati, giornalisti, medici, difensori dei diritti umani, nonché vittime di violazioni di diritti umani.
Nel corso della visita, la missione ha osservato una situazione generale in cui le manifestazioni pacifiche di molti yemeniti che chiedono maggiore libertà, il rispetto dello stato di diritto e nuove misure contro la corruzione sono state represse con un uso eccessivo e sproporzionato della forza da parte dello Stato, provocando la morte di centinaia di persone e migliaia di feriti.
La missione è stata testimone del dispiegamento dei carri armati a Ta'izz e del bombardamento notturno della città. Ha inoltre osservato casi di punizione collettiva, di grandi disagi inflitti volutamente alla popolazione civile come, ad esempio, la distruzione dei punti di accesso all'acqua, all'elettricità e al carburante.
Molte denunce credibili, raccolte dalla missione, riguardano gravi violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza governative: uccisione di civili, eccessivo uso della forza, detenzione arbitraria, tortura e altri maltrattamenti. In molti casi, le forze di sicurezza governative hanno impedito che i dimostranti feriti fossero portati in ospedale o che i medici e le ambulanze potessero raggiungerli. Alcuni rapporti testimoniano di più di un caso in cui le forze di sicurezza hanno sparato contro le ambulanze.
Numerose le denunce sulle violenze subite dai bambini, trattati alla stregua degli adulti, che includono uccisioni, ferimenti, soffocamento con gas, tortura, detenzione arbitraria e reclutamento nelle forze di sicurezza. Molti bambini sono stati visti in uniforme a pattugliare le strade, impiegato ai checkpoint del governo o nell'identificazione dei manifestanti.
Le conclusioni del rapporto dati i fatti sopra elencati sono le seguenti:
- è necessario porre immediatamente fine agli attacchi contro i civili, nel rispetto degli obblighi dello Yemen derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani;
- il governo yemenita deve adottare misure immediate per scongiurare l'impiego e il reclutamento dei bambini nelle forze di sicurezza, rilasciare coloro che sono già stati reclutati e cooperare con le Nazioni Unite per la loro reintegrazione nelle comunità;
- tutti i prigionieri detenuti a causa dell'esercizio pacifico della loro libertà di espressione e assemblea devono essere immediatamente e incondizionatamente rilasciati;
- la missione fa appello anche ai gruppi di opposizione armata chidendo che vengano rimosse tutte le armi dai luoghi pubblici in cui si svolgono le manifestazioni pacifiche;
- data la sfiducia espressa da molte vittime, dalle loro famiglie e da molti avvocati nella capacità del potere giudiziario di condurre indagini imparziali sulle violazioni dei diritti umani commesse nel contesto delle proteste pacifiche, la missione chiede che sia condotta un'indagine internazionale indipendente ed imparziale.