Commissione europea
La Commissione europea promuove l'interesse generale dell'Unione, vigila sull'applicazione dei trattati e delle misure adottate dalle altre istituzioni, nonché sull'applicazione del diritto dell'Unione sotto il controllo della Corte di giustizia. Essa, oltre ad avere un potere esclusivo di iniziativa legislativa, dà esecuzione al bilancio e gestisce i programmi comunitari. Esercita funzioni di coordinamento, di esecuzione e di gestione. Per queste ragioni la Commissione europea ha un ruolo centrale nello sviluppo e messa in opera delle politiche dell’Unione Europea in materia di diritti umani sia al suo interno, sia nei confronti dei Paesi terzi.
Tra i 27 Commissari che la compongono, assumono particolare rilevanza: Kaja Kallas, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea e Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza; Roxana Mînzatu, Commissaria europea per le competenze, l'istruzione, la cultura, il lavoro e i diritti sociali; Hadja Lahbib, Commissaria per per la preparazione, la gestione delle crisi e l'uguaglianza; Magnus Brunner, Commissario europeo per gli affari interni e le migrazioni; Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, giustizia, Stato di diritto e tutela dei consumatori; Glenn Micallef, Commissario europeo per l'equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport
Risorsa finanziaria di primaria importanza per le attività dell’Unione Europea in materia di diritti umani è lo Strumento europeo per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo che, tra l’altro, sostiene le attività del Centro interuniversitario europeo per i diritti e la democratizzazione (EIUC), in particolare per il Master europeo in diritti umani e democratizzazione.
Tra i più importanti documenti in materia di diritti umani adottati dalla Commissione si segnala la Comunicazione del 19 ottobre 2010 (COM(2010) 573 definitivo) su una Strategia per un’attuazione effettiva della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, a seguito della quale la Commissione si è impegnata a produrre un rapporto annuale sull'attuazione della Carta.
Nel 2017 l'UE ha adottato il Consenso europeo sullo sviluppo (European Consensus on Development) che impegna l'UE e i suoi Stati membri ad attuare un approccio alla cooperazione allo sviluppo basato sui diritti umani (HRBA), che comprenda tutti i diritti umani. Il documento, che è parte della risposta europea all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e ai suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile (2015), ribadisce che l'eliminazione della povertà è il principale obiettivo di sviluppo, ma integra anche le dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile e sottolinea i legami tra lo sviluppo e le altre politiche europee, tra cui la pace e la sicurezza e gli aiuti umanitari.
Il programma tematico Diritti umani e democrazia è uno dei programmi tematici del programma europeo per i fondi dell'azione esterna per il periodo 2021-2027. Il programma opera nei settori di:
- sostegno ai diritti umani e ai difensori dei diritti umani nelle situazioni in cui sono più a rischio
- sostegno ad altre priorità dell'UE nel campo dei diritti umani (ad es. pena di morte, tortura, lotta all'impunità, discriminazione della libertà di religione e di credo, ecc.)
- sostegno alla democrazia (Stato di diritto, partecipazione politica, giustizia, gestione delle finanze pubbliche, lotta alla corruzione e decentramento).
- Missioni di osservazione elettorale dell'UE (MOE)
- sostegno ad attori e processi chiave mirati, compresi i diritti umani internazionali e regionali (ad esempio, sostegno all'OHCHR, alla Corte penale internazionale, ai meccanismi regionali per i diritti umani, alle istituzioni nazionali per i diritti umani, ecc.)