Assemblea Parlamentare
L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) è composta da 306 rappresentanti (e da altrettanti supplenti) nominati dai Parlamenti nazionali dei 46 Paesi contraenti, tra i propri membri eletti a livello nazionale. Partecipano ai lavori dell'Assemblea Parlamentare, in qualità di osservatori, i rappresentanti di Canada, Israele e Messico. Inoltre, in virtù dello status di “partner per la democrazia”, lanciato dalla PACE nel 2009 per favorire la cooperazione istituzionale con i Parlamenti dei Paesi non membri nelle regioni limitrofe, l'Assemblea collabora con le rappresentanze parlamentari di Giordania, Kirghizistan, Marocco e Palestina.
Il numero di rappresentanti varia secondo la densità di popolazione e le dimensioni di ciascun Paese da 2 a 18. Ad esempio, dal Parlamento italiano provengono 18 rappresentanti (e altrettanti membri supplenti). Il Presidente della PACE per il biennio 2024-2025 è Theodoros Rousopoulos (Grecia), 35° presidente della PACE e primo greco a ricoprire questo incarico. Il Presidente è eletto per un mandato di un anno, rinnovabile una volta.
L'Assemblea si riunisce in sessione plenaria quattro volte l'anno per considerare questioni attuali e domandare ai Governi europei di intraprendere specifiche iniziative e fare rapporto alla stessa sulla loro implementazione. Nel periodo più recente i temi sui quale la PACE ha concentrato la propria attenzione sono: la protezione e la promozione dei diritti umani e della democrazia, il monitoraggio degli impegni e degli obblighi degli Stati membri, la lotta al terrorismo nel rispetto dei diritti umani, crisi regionali e la situazione di rifugiati e migranti, dialogo interculturale e interreligioso e coesione sociale. A seguito dell'ondata di sollevazioni che ha caratterizzato la sponda meridionale del Mar Mediterraneo a partire dal 2011 (la cosiddetta “Primavera Araba”), l'Assemblea Parlamentare ha dedicato particolare attenzione alla modalità secondo cui i Paesi europei, in particolare quelli rivieraschi (tra cui l'Italia), hanno gestito l'emergenza dovuta allo straordinario afflusso di fenomeni migratori. Significativo è il rapporto “Lives lost in the Mediterranean Sea: who is responsible?”, presentato dalla parlamentare olandese Tineke Strik nell'aprile del 2012 in cui vengono indagate cause e responsabilità della morte di oltre 1500 persone che nel corso del 2011 hanno cercato di attraversare il Mediterraneo verso l'Europa.
In particolare, a seguito dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, l’Assemblea Parlamentare ha concentrato i propri sforzi sul supporto all’Ucraina. L’Assemblea Parlamentare ha adottato la risoluzione 2448 del 22 Giugno 2022 “Rispondere ai bisogni dei rifugiati e delle persone sfollate e alla crisi umanitaria causata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina” con cui chiama gli Stati membri del Consiglio d’Europa a rafforzare il proprio aiuto umanitario all’Ucraina e a creare un sistema di monitoraggio e controllo della sua qualità; richiama il bisogno di sviluppare piani d’azione per evitare crisi umanitarie nel futuro e fa appello agli Stati membri affinché assicurino i diritti delle persone provenienti dall’Ucraina che sono nel loro territorio.
Il neo-eletto presidente Theodoros Rousopoulos nel suo discorso di apertura, il 22 gennaio 2024, ha dichiarato che durante la sua presidenza la principale priorità sarà l’Ucraina e garantire la responsabilità per i crimini commessi sul suo territorio.
L'Assemblea parlamentare ha funzioni consultive in relazione a tutte le convenzioni internazionali elaborate nell'ambito del Consiglio d'Europa. Inoltre elegge i giudici della Corte europea dei diritti umani, il Commissario per i diritti umani, il Segretario generale dell'Organizzazione e il suo vice. Può anche organizzare missioni di osservazione elettorale in Paesi terzi.
Il lavoro della PACE è preparato da dieci commissioni e da un bureau che comprende il Presidente dell'Assemblea e i suoi venti vice Presidenti, i Presidenti delle dieci commissioni e dei cinque gruppi partitici in cui sono suddivisi i suoi rappresentanti.
Tra le commissioni, la cui denominazione può cambiare nel corso degli anni, si segnalano le seguenti: Commissione affari politici e democrazia; Commissione affari legali e diritti umani; Commissione affari sociali, salute e sviluppo sostenibile; Commissione migrazioni, rifugiati e sfollati; Commissione cultura, scienza educazione e media; Commissione eguaglianza e non discriminazione; Commissione per il regolamento interno, l'immunità e gli affari istituzionali; Commissione per il rispetto degli obblighi e degli impegni degli Stati membri del Consiglio d'Europa, Commissione sull’elezione dei giudici della Corte Europea dei Diritti Umani.
L'Assemblea produce tre tipologie di documenti: le raccomandazioni, che vengono indirizzate al Comitato dei Ministri; le risoluzioni, che esprimono il punto di vista della PACE su tematiche specifiche; e i pareri, che si riferiscono a questioni quali, ad esempio, le richieste di adesione al Consiglio d'Europa e le bozze di strumenti giuridici o altri documenti presentati dal Comitato dei Ministri.
Tra i documenti di lavoro si segnalano: le mozioni, le dichiarazioni scritte, le domande (orali o scritte) al Comitato dei ministri o ad altri organismi (ad esempio alla Venice Commission) e i rapporti presentati alle diverse Commissioni. Questi ultimi sono generalmente preparati da un relatore (rapporteur) nominato dalla Commissione competente per materia e sono divisi in tre parti: un memorandum esplicativo, una bozza di risoluzione operativa e una bozza di raccomandazione.
L'Assemblea Parlamentare e l'Italia
Come già menzionato, la PACE è composta da 18 membri provenienti dal Parlamento italiano e altrettanti supplenti. Elisabetta Gardini (Fratelli d’Italia) è la Presidente della delegazione parlamentare italiana e una dei venti vice-presidenti dell'Assemblea. Gli altri membri sono suddivisi nelle varie commissioni.
Generalmente, l'attività della PACE ha carattere regionale su temi riguardanti l'intera Organizzazione e non il comportamento dei singoli Stati. Tuttavia, può avvenire che i documenti da essa adottati abbiano riferimento al comportamento di un Paese o di un gruppo di Paesi su situazioni specifiche.
Nel corso della sua prima sessione plenaria del 2024 (22-26 gennaio), la PACE ha discusso dei recenti sviluppi in Medio Oriente, della situazione dei bambini in Ucraina e delle accuse di tortura sistematica in Europa.