Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Venice Commission)
La Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto, conosciuta come Commissione di Venezia (o Venice Commission) dal nome della città in cui ha sede, è l'organismo consultivo del Consiglio d'Europa sulle questioni costituzionali. È stata istituita nel 1990 e ha giocato un ruolo fondamentale nell'adozione di costituzioni conformi agli standard del patrimonio costituzionale europeo.
La Commissione contribuisce alla disseminazione di tale patrimonio, sulla base dei valori giuridici fondamentali del continente e allo stesso tempo continua a fornire un “servizio di pronto soccorso” su questioni costituzionali ai singoli Stati. La Commissione di Venezia gioca un ruolo unico nella gestione delle crisi e nella prevenzione dei conflitti attraverso misure di consulenza e di constitution building.
Sono membri della Commissione tutti i Paesi del Consiglio d'Europa, ma a partire dal 2004 hanno iniziato a farne parte anche Algeria, Brasile, Canada, Cile, Costa Rica, Israele, Kazakistan, Repubblica di Corea, Kosovo, Kirghizistan, Marocco, Messico, Perù, Tunisia e Stati Uniti. A questi 61 membri a pieno titolo si aggiunge la Bielorussia in qualità di membro associato, mentre Argentina, Giappone, Santa Sede e Uruguay partecipano ai lavori della Venice Commission in qualità di osservatori. Inoltre, una forma speciale di associazione consente la partecipazione di Sudafrica e Autorità nazionale palestinese. Infine, prendono parte alle sessioni plenarie anche la Commissione Europea (UE) e l'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) dell'OSCE.
La Venice Commission è composta di esperti indipendenti con grande esperienza nell'ambito delle istituzioni democratiche o di alto livello scientifico in campo giuridico e politologico. I membri siedono alla Commissione nella propria capacità individuale e sono nominati per quattro anni dai Paesi parte. Dal 2021, la Presidente della Commissione di Venezia è Claire Bazy Malaurie.
Nel sostenere i tre principi di fondo del patrimonio costituzionale europeo – democrazia, diritti umani e stato di diritto – la Commissione è attiva nelle seguenti aree: assistenza costituzionale, elezioni, referendum e partiti politici, collaborazione con le Corti costituzionali e i Difensori civici. Prende parte a studi transnazionali nonché alla preparazione e organizzazione di rapporti e seminari. Inoltre, su richiesta dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa può adottare pareri.
Tra le varie attività collaterali realizzate, la Commissione ha lanciato nel 1999 il progetto UniDem Campus (Università per la Democrazia), con seminari organizzati annualmente a Trieste, al fine di promuovere l'efficienza dell'amministrazione, la good governance, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, l'applicazione delle leggi e lo sviluppo della istituzioni.
La Venice Commission e l'Italia
La più recente attività della Commissione di Venezia riguardo all’Italia risale all’ottobre 2017. In data 9 ottobre, la Commissione ha presentato una nota amicus curiae per la Corte Europea dei diritti umani nel caso Berlusconi c. Italia riguardo alle minime garanzie procedurali che uno stato deve fornire nel quadro di una procedura di decadenza da una carica elettiva. L’obiettivo di questa nota è stato chiarire il livello delle suddette garanzie che la Commissione ha portato a termine attraverso la ricerca comparata della legislazione di 62 stati sulle garanzie procedurali fornite in caso di decadenza dal mandato.