educazione

Il settore "Educazione"

Studenti di un Centro per l'istruzione gratuita in Pakistan, istituito con la finalità di promuovere l'educazione dei bambini poveri della zona.
© UNESCO

Il Settore dell’Educazione è complesso ed articolato e rispecchia gli obiettivi fondamentali dell’UNESCO come indicati nella sua Costituzione, dove l’educazione è vista come strategia primaria per il conseguimento della pace e della sicurezza internazionali attraverso la promozione dei diritti umani e la valorizzazione ed il dialogo fra culture diverse. Ne consegue che la spinta verso il miglioramento delle condizioni per garantire il rispetto del diritto all’istruzione e l’educazione ai diritti umani sono capisaldi delle attività non solo del Settore Educazione, ma di tutta l’Organizzazione.
In effetti l’obiettivo principale dell’Agenzia, al momento della sua costituzione, era quello di ristabilire nel mondo le condizioni di base per l’educazione dopo le distruzioni della guerra. Questo obiettivo molto concreto si è nel tempo evoluto divenendo lotta all’analfabetismo, per la quale l’UNESCO ha concentrato gran parte delle proprie risorse e dei propri interventi, fino ad ampliarsi ulteriormente e riferirsi non solo alla semplice capacità di leggere e scrivere, ma all’acquisizione di una “istruzione funzionale” che comprenda conoscenze e competenze necessarie per un pieno sviluppo economico e sociale.

Primo importante strumento a fondamento e garanzia delle azioni intraprese è la Convenzione contro la discriminazione in educazione, del 1960 (rat. Italia 1966), che sottolinea con forza il diritto d’accesso all’educazione per tutti.
All’interno di questo contesto viene adottata nel 1990, durante la World Conference on Education for All, la Dichiarazione Internazionale sull’educazione per tutti e quadro d’azione per rispondere ai bisogni formativi di base, che segna l’avvio della strategia programmatica dell’EFA (Education for All), poi racchiusa nel SDG4 - Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.

Ricordiamo, a questo proposito, che le Nazioni Unite hanno dichiarato: la Decade per l’alfabetizzazione (2003-2012) e la Decade dell’Educazione per uno Sviluppo Sostenibile (DESD 2005–2014) a conferma dell’importanza dedicata alla tematica.

In seguito, con l’Agenda 2030 e un conseguente approccio multidisciplinare al settore dell’educazione, l’UNESCO si occupa della redazione annuale del Global Education Monitoring Report, dove vengono racchiuse le principali sfide mondiali in campo di educazione. A partire dal 2016, i macro argomenti trattati sono stati rispettivamente:

  • Nel GEM del 2016 il raggiungimento dell’educazione primaria universale per il 2042, quella secondaria di primo grado entro il 2059 e quella secondaria di secondo grado entro il 2084.
  • Nel GEM del 2017/2018 la responsabilità che genitori, professori, scuole e in generale i governi hanno nell'assicurare un educazione adeguata ed inclusiva.
  • Nel GEM del 2019 l’educazione è vista alla luce dei movimenti migratori e dell’importanza di fornire strumenti per renderla completamente accessibile da tutti indipendentemente dal contesto.
  • Nel GEM del 2020 l’inclusione di tutti coloro che sono esclusi dal sistema scolastico a causa della condizione sociale o delle diverse abilità.
  • Nel GEM del 2021/2022 la proposta di uno sguardo più comprensivo sul ruolo che hanno i governi e le varie istituzioni nel rendere accessibile e trasparente la pubblica educazione, nell’intento di condividere tra tutti il progresso scientifico.
  • Nel GEM del 2023, invece, è la tecnologia a rivestire il ruolo centrale. Il report esplora le varie possibilità di implementazione della tecnologia, le quali devono essere però bilanciate da una regolamentazione e un’ adeguata preparazione da parte degli insegnanti.
     

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