ASviS: presentato il rapporto 2018 “l’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha pubblicato il rapporto annuale 2018 “l’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.
Il Rapporto rappresenta uno strumento di analisi dello stato di avanzamento dell’Italia rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e fornisce un quadro organico di raccomandazioni di policy, da sottoporre ai vertici, per segnalare gli ambiti in cui è richiesto un intervento al fine di assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo italiano.
Secondo il Rapporto annuale 2018 “difficilmente il mondo, l’Europa e l’Italia rispetteranno gli impegni presi solennemente il 25 settembre del 2015, con la firma dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
A livello mondiale, considerando i dati disponibili e le azioni concrete assunte nei tre anni decorsi dall’adozione degli SDGs, è possibile osservare un miglioramento di molteplici indicatori globali relativi a tematiche economiche e sociali, nonché azioni intraprese nella direzione dell’Agenda 2030 da parte di numerosi Paesi, di migliaia di imprese e città, tuttavia non si è ancora determinata quella discontinuità culturale e di scelte strategiche necessaria per raggiungere tutti gli SDGs. Infatti, accanto a significativi avanzamenti, ad esempio nell’ambito degli investimenti nelle energie rinnovabili o della lotta all’uso indiscriminato della plastica, si osservano preoccupanti inversioni di tendenza su temi come la fame e l’insicurezza alimentare, le disuguaglianze e la qualità degli ecosistemi, si registrano inoltre danni crescenti dovuti ai cambiamenti climatici e il correlato aumento dei flussi migratori dovuti agli eventi atmosferici estremi e ai tanti conflitti in atto in molte aree del mondo.
A livello europeo, nonostante l’Unione europea sia l’area del mondo più avanzata in termini di benessere socio-economico-ambientale, dove vigono le regole più stringenti per la tutela dell’ambiente e dei lavoratori, e dove lo Stato di diritto è maggiormente tutelato, un quarto della popolazione è a rischio di povertà ed esclusione sociale, le disuguaglianze non accennano a ridursi e la disoccupazione e la sottoccupazione sono molto diffuse, soprattutto in alcuni Paesi.
Come dimostrano gli indicatori sintetici originali elaborati dall’ASviS, il progresso verso gli SDGs è troppo lento e in alcuni casi assente.
Per quanto riguarda l’Italia, gli indicatori elaborati dall’ASviS, sia a livello nazionale sia per le diverse regioni, confermano la condizione di non sostenibilità del nostro Paese da tutti i punti di vista: economico, sociale, ambientale e istituzionale. Laddove si riscontrano evidenti miglioramenti il raggiungimento degli Obiettivi è ancora molto lontano, mentre in altri casi le tendenze osservate vanno addirittura nella direzione opposta; ampie sono inoltre le disuguaglianze tra generi, gruppi sociali e territori. In particolare, secondo gli ultimi dati disponibili, l’Italia mostra segni di miglioramento in otto aree: alimentazione e agricoltura sostenibile, salute, educazione, uguaglianza di genere, innovazione, modelli sostenibili di produzione e di consumo, lotta al cambiamento climatico, cooperazione internazionale. Per cinque aree, invece, la situazione peggiora sensibilmente: povertà, condizione economica e occupazionale, disuguaglianze, condizioni delle città ed ecosistema terrestre, mentre per le restanti quattro (acqua e strutture igienico-sanitarie, sistema energetico, condizione dei mari e qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide) la condizione appare sostanzialmente invariata.
Importante inoltre rilevare il crescente interesse della società civile italiana per il tema dello sviluppo sostenibile, testimoniato dalle prese di posizione di importanti soggetti economici e sociali, dallo sviluppo di programmi educativi nelle scuole e nelle università, dal numero di iniziative finalizzate a coinvolgere imprese, comunità locali e singole persone sulle diverse questioni dell’Agenda 2030.
Il Rapporto “l’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” è consultabile al link sottostante.