Consiglio d’Europa: la Venice Commission incaricata di redigere un rapporto sulla libertà di stampa in Italia
In seguito all’approvazione della risoluzione n. 1920 del 24 gennaio 2013 sullo stato della libertà dei media in Europa, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha incaricato la Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Venice Commission) di redigere un rapporto sulla compatibilità delle leggi italiane in materia di diffamazione con l’art. 10 della Convenzione europea dei diritti umani.
La risoluzione evidenzia le criticità di alcuni Paesi del Consiglio d’Europa (quali Ungheria, Romania, Serbia, Spagna e Ucraina) in materia della libertà di stampa e ribadisce il divieto di ingerenza degli Stati nella libertà di espressione dei giornalisti. La PACE ha quindi invitato gli Stati ad attuare misure positive per garantire una piena aderenza delle leggi e delle poliche nazionali con gli standard europei volti ad assicurare a ogni individuo la libertà di espressione.
Per quanto riguarda il fenomeno del precariato nel campo giornalistico, l’Assemblea ha inoltre indicato alle organizzazioni sindacali interessate la possibilità di presentare ricorsi collettivi al Comitato europeo dei diritti sociali nel caso di presunte violazioni di alcune disposizioni della Carta sociale europea.
La Venice Commission nasce a Strasburgo il 10 maggio del 1990 su iniziativa di 18 Stati membri del Consiglio d'Europa. Organo consultivo sulle questioni costituzionali, è composta da esperti di diritto costituzionale e internazionale, giudici di corti supreme o costituzionali e membri di parlamenti nazionali.