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Nazioni Unite: il Primo Comitato sottopone all’Assemblea Generale una risoluzione per l’avvio di negoziati volti all'adozione di un trattato per proibire le armi nucleari

segnaletica di area priva di armi nucleari
© Campagna internazionale per la messa al bando delle armi nucleari

Il 27 ottobre 2016 il Primo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, impegnato sui temi della sicurezza internazionale e il disarmo, ha approvato oltre 22 bozze di risoluzione da sottoporre alla plenaria dell’organismo assembleare onusiano.

Tra queste, significativa risulta essere la bozza di risoluzione A/C.1/71/L.41 “Taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations” la quale prevede che l’Assemblea Generale convochi nel 2017 una conferenza delle Nazioni Unite, aperta a tutti gli Stati membri, con il compito di negoziare uno "strumento giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari, che porti verso la loro eliminazione totale".

Co-sponsorizzata da 57 Paesi, al momento della votazione in seno al Primo Comitato la bozza di risoluzione ha raccolto 123 voti positivi, 38 negativi e 16 astensioni

Oltre alla maggior parte delle potenze nucleari (Francia, Federazione Russa, Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Israele), tra i Paesi che si sono espressi negativamente si possono menzionare Australia, Canada, Repubblica di Korea e Turchia, nonché svariati Paesi membri dell'UE, tra cui anche l’Italia.

Le spiegazioni di voto di alcuni degli Stati che hanno votato contro la risoluzione si concentrano sulla necessità di coinvolgere i Paesi attualmente in possesso di armi nucleari in qualsiasi tipo di iniziativa mirante al disarmo, partecipazione da questi ritenuta assai improbabile nell’ambito di un processo negoziale volto a mettere completamente al bando questa tipologia d’arma. 

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