Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO)
Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) è stato istituito nel 1999 allo scopo di monitorare il rispetto da parte dei Paesi membri del CoE degli standard e delle norme anti-corruzione elaborate dallo stesso Consiglio. Tali standard sono contenuti negli strumenti giuridici adottati dal Consiglio d’Europa in materia di lotta alla corruzione – la Convenzione penale sulla corruzione e il suo Protocollo addizionale e la Convenzione civile sulla corruzione – nonché in raccomandazioni e risoluzioni adottate dal Comitato dei Ministri (in particolare la risoluzione (97)24 sui 20 principi guida per la lotta contro la corruzione). Il Gruppo ad oggi (2024) conta 49 Stati (i 46 Paesi membri del CoE, Bielorussia, Kazakistan e Stati Uniti).
L’obiettivo principale del GRECO è migliorare la capacità degli Stati parte di lottare contro la corruzione avvalendosi di un processo dinamico di valutazione reciproca e di «pressione tra pari». Il GRECO contribuisce infatti a identificare le lacune esistenti nelle politiche nazionali di lotta contro la corruzione e incoraggia gli Stati ad adottare le riforme legislative e istituzionali necessarie a superarle. Il GRECO è inoltre un forum di condivisione di buone pratiche in materia di prevenzione e accertamento della corruzione.
Il sistema di monitoraggio del GRECO si articola in cicli periodici tematici e prevede:
- sia una procedura di valutazione «orizzontale», che coinvolge tutti gli Stati parte e termina con l’elaborazione di raccomandazioni sulle riforme necessarie nel campo legislativo e istituzionale;
- sia una procedura «di conformità», il cui scopo è quello di valutare le misure adottate dai singoli Stati per dare attuazione alle raccomandazioni.
L’Italia è membro del GRECO dal 30 giugno 2007.