Commissione Europea: pubblicato il rapporto sulla situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea 2025

La Commissione europea ha pubblicato la sua sesta relazione annuale sullo Stato di diritto, che esamina gli sviluppi in materia di Stato di diritto in tutti gli Stati membri.
La relazione 2025 comprende una comunicazione che esamina la situazione nell'UE nel suo complesso e 27 capitoli dedicati ai singoli paesi che esaminano gli sviluppi significativi in ciascuno Stato membro (si veda il focus sul capitolo dedicato all'Italia qui). La relazione contiene inoltre una valutazione delle raccomandazioni formulate lo scorso anno agli Stati membri e, su tale base, formula nuovamente raccomandazioni specifiche rivolte a tutti gli Stati membri.
La relazione di quest'anno conferma che in molti Stati membri si registra un andamento positivo, grazie alle importanti riforme avviate nei quattro settori chiave oggetto della relazione: giustizia, lotta alla corruzione, libertà dei media e controlli e contrappesi istituzionali.
Sebbene permangano sfide in alcuni Stati membri e in pochi casi la situazione sia grave, l'impegno complessivo nei confronti del processo rimane forte e gli Stati membri hanno dato seguito, in tutto o in parte, a un numero consistente delle raccomandazioni del 2024.
I principali elementi emersi quest'anno comprendono:
- Sistemi giudiziari: progressi significativi nelle riforme giudiziarie in molti Stati membri dell'UE, ma alcuni paesi devono fare i conti con progressi lenti, risorse limitate e sfide persistenti. I paesi in fase di adesione, in particolare, devono affrontare minacce all'indipendenza giudiziaria.
- Quadri anticorruzione: mentre l'opinione pubblica è fortemente contraria alla corruzione e le misure anticorruzione vengono rafforzate in tutta l'UE, numerosi Stati membri e paesi in fase di adesione continuano a lottare per prevenire, indagare e perseguire efficacemente la corruzione, soprattutto nei casi di alto profilo.
- Libertà e pluralismo dei media: gli Stati membri dell'UE stanno attuando attivamente riforme per rafforzare la libertà dei media, proteggere i giornalisti e garantire l'indipendenza dei media di servizio pubblico. Tuttavia, permangono ostacoli considerevoli alla salvaguardia dell'autonomia delle autorità di regolamentazione dei media, al miglioramento della trasparenza della proprietà e alla garanzia di un'equa ripartizione della pubblicità statale. I paesi in fase di adesione devono affrontare ulteriori sfide legate alla politicizzazione dei media e alla redditività delle emittenti pubbliche.
- Controlli e contrappesi istituzionali: nonostante gli sforzi concertati per rafforzare i controlli e i contrappesi in tutta l'UE, molti Stati membri incontrano difficoltà nel mantenere la stabilità legislativa, promuovere la società civile e condurre consultazioni pubbliche efficaci. Alcuni paesi devono affrontare problemi più gravi, tra cui indebite restrizioni alla società civile e risposte inadeguate alle raccomandazioni formulate da organismi indipendenti.
La relazione sullo Stato di diritto e il ciclo annuale dello Stato di diritto contribuiscono alla resilienza della democrazia, della sicurezza e dell'economia europee in un contesto globale in cui il rispetto dei diritti fondamentali e dei sistemi democratici è sempre più sotto pressione. È quindi essenziale che l'UE ribadisca il proprio impegno a favore dello Stato di diritto e adotti misure concrete per promuoverlo e difenderlo.