L'Italia ha lottato per proteggere i più vulnerabili nel 2024? - Rapporto di Amnesty International sullo stato dei diritti umani nel mondo 2025

Nell'aprile del 2025, Amnesty International ha pubblicato un rapporto annuale intitolato "Lo stato dei diritti umani nel mondo" che copre le preoccupazioni relative ai diritti umani nel 2024 in 150 paesi di tutto il mondo. In un primo momento, il documento tratta ampiamente dei problemi globali delle violazioni dei diritti umani. Importanti temi di rilevanza mondiale evidenziati nella relazione includono: violazioni del diritto internazionale umanitario durante i conflitti armati, repressione della dissidenza, violazioni dei diritti dei rifugiati e dei migranti, discriminazione razziale, violenza di genere, ingiustizie economiche e climatiche, nonché l'uso improprio della tecnologia per violare i diritti umani. Poi, il documento è diviso in relazioni sulle condizioni dei diritti umani nei diversi continenti e paesi.
La relazione tratta anche della situazione dei diritti umani in Italia. La prima delle violazioni menzionate riguarda la tortura e i maltrattamenti nelle carceri e nei centri di detenzione. Amnesty International richiama l'attenzione sulla situazione del Centro di detenzione minorile Cesare Beccaria a Milano, dove alcuni ufficiali carcerari sono stati arrestati o perseguiti per accuse di tortura nei confronti dei minori. Le preoccupazioni riguardano anche il crescente numero di suicidi tra i detenuti nelle carceri italiane.
Amnesty International richiama l'attenzione sulla discriminazione e la violenza di genere in Italia, notando che ci sono stati 95 omicidi di donne in incidenti di violenza domestica, con 59 uccisioni da parte dei loro partner o ex partner. Le donne devono inoltre far fronte all'elevato numero di medici e altri operatori sanitari che si rifiutano di fornire cure per l'aborto. Nel 2024, secondo gli organi internazionali dell'ONU e del CoE, le donne, i rom, gli africani e le persone di discendenza africana, i migranti e le persone LGBTI hanno continuato ad essere oggetto di razzismo e discriminazione, anche da parte dei funzionari statali. Il Comitato europeo dei diritti sociali ha stabilito che l'Italia aveva violato la Carta sociale europea per quanto riguarda il diritto all'alloggio dei rom.
La situazione dei rifugiati e migranti in Italia è anche una delle preoccupazioni di Amnesty International. La scala del problema è enorme, considerando che nel 2024 oltre 1700 persone sono morte in mare cercando di raggiungere l'Europa. Il rapporto menziona anche le guardie costiere e gli ufficiali della polizia doganale, che sono stati giudicati colpevoli di non aver impedito un naufragio che è costato la vita a più di 90 persone. La situazione dei rifugiati non è migliore, quando raggiungono l'Italia. Ci sono stati casi di detenzione amministrativa illegale nei centri di rimpatrio. Amnesty International richiama l'attenzione sulla cooperazione dell'Italia con paesi come l'Albania, la Tunisia e la Libia, che ha le sue conseguenze. I diritti dei richiedenti asilo e dei migranti sono spesso violati da questi paesi.