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Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza: giustizia riparativa in ambito penale minorile

Ad ottobre 2018, il Consiglio d'Europa ha adottato la Raccomandazione CM/Rec(2018)8 riguardante la giustizia riparativa in materia penale, che esorta gli Stati membri a rendere la giustizia riparativa ampiamente disponibile in tutte le fasi del processo penale. La giustizia riparativa è intesa come qualsiasi processo "che permette alle vittime di un reato e a coloro che sono responsabili di tale danno, se acconsentono liberamente, di partecipare attivamente alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l'aiuto di una "terza parte" formata e imparziale attraverso vari strumenti. Ciò apporta grandi benefici alla società poiché aiuta a riaccogliere la vittima e l'autore del reato dopo questo difficile percorso, superando risentimenti, insicurezze e senso di impunità. È importante applicare la giustizia riparativa ai casi che coinvolgono bambini e adolescenti in conflitto con la legge, in quanto può servire come valida alternativa che riduce la recidiva e supporta il loro reinserimento nella società.
Giustizia
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Sommario

  • Il sistema di giustizia riparativa in Italia
  • Gli effetti della giustizia riparativa su giovani autori di reato, vittime, famiglie e comunità
  • Lo sviluppo di politiche pubbliche informate sulla giustizia riparativa

Il sistema di Giustizia Riparativa in Italia

Il rapporto sulla Giustizia riparativa in ambito penale minorile - Indagine nazionale su effetti, programmi e servizi, pubblicato a ottobre 2023, riconosce che l'impegno dell'Italia in materia è aumentato notevolmente negli ultimi anni, portando all'approvazione di una riforma legislativa completa che incorpora la giustizia riparativa. Il documento cita il Decreto Legislativo n. 150 adottato il 10 ottobre 2022, che ha reso la questione della giustizia riparativa radicalmente rilevante, in quanto per la prima volta l'Italia si è dotata di una disciplina organica in materia. L'articolo 42(1) del decreto stabilisce cosa rientra nell'ambito della giustizia riparativa: "ogni programma che consente alla vittima del reato, alla persona indicata come autore dell'offesa e ad altri soggetti appartenenti alla comunità di partecipare liberamente, in modo consensuale, attivo e volontario, alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l'aiuto di un terzo imparziale, adeguatamente formato, denominato mediatore." Tuttavia, il rapporto suggerisce che, anche prima di questa legislazione, il sistema di giustizia minorile italiano nel 2021 ha gestito casi di mediazione vittima-autore di reato. Ciò illustra come le tecniche di giustizia riparativa siano utilizzate in ambito minorile, principalmente come componente di misure riabilitative o alternative.

Il rapporto menziona anche che la mediazione tra  vittima e autore di reato è uno dei principali modelli utilizzati in Italia come una delle prime iniziative di giustizia riparativa. La mediazione è condotta da professionisti imparziali appositamente formati che mirano ad avviare un dialogo significativo tra autori di reato e vittime. Il sistema di giustizia riparativa non si limita alla riconciliazione tra vittima e reo, ma prevede anche altri metodi come il conferencing o il "dialogo riparativo" in cui diverse parti coinvolte nel conflitto, come familiari e rappresentanti della comunità, vengono riunite per una discussione riparativa. Il Manuale ONU sui Programmi di Giustizia Riparativa menziona che, contrariamente alla mediazione vittima-autore di reato, le conferenze riparative (conferencing) - come le conferenze comunitarie e le conferenze dei gruppi familiari - coinvolgono più parti oltre alla vittima principale e all'autore del reato. Nel modello di conferencing, una terza parte imparziale funge da facilitatore della conferenza, riunendo altri individui colpiti dal reato, inclusi amici, familiari, rappresentanti della comunità e, a seconda del modello, la polizia o altri professionisti.

Un'altra pratica di giustizia riparativa che si distingue sono i cosiddetti "cerchi". Il Manuale sui Programmi di Giustizia Riparativa riporta come i popoli indigeni abbiano tradizionalmente utilizzato i cerchi di dialogo per il processo decisionale, le cerimonie spirituali, la guarigione, la condivisione e l'insegnamento. Questo processo è stato adattato al moderno sistema di giustizia penale, portando a soluzioni positive. Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia svolge un ruolo importante nel coordinamento di questi programmi in termini di cooperazione istituzionale.

Secondo il rapporto, nonostante gli esiti positivi di tali iniziative, il sistema di giustizia riparativa in Italia affronta molte sfide come: diffusa disparità regionale nella disponibilità dei servizi; inconsistenza dei finanziamenti e dell’allocazione delle risorse; mancanza di adeguata consapevolezza e formazione dei professionisti. Si può quindi comprendere che la giustizia riparativa in Italia è una pratica in evoluzione ma promettente. Un'indagine condotta in 26 distretti di Corte d'Appello fornisce una mappa aggiornata dei servizi di giustizia riparativa sulla giustizia minorile in Italia. Dei 36 centri, la maggior parte ha oltre 10 anni di esperienza e quasi tutti forniscono servizi a livello distrettuale. Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità è responsabile principalmente del finanziamento. La Cassa delle Ammende e i fondi regionali forniscono un supporto secondario. Più dell'80% dei centri fornisce ai mediatori formazione attraverso supervisione interna, seminari o corsi accreditati. Ci sono molti modi diversi per sensibilizzare sulla tematica, ad esempio attraverso incontri pubblici, siti web e documenti. Quasi tutti i centri partecipano a reti regionali e locali per gestire casi individuali e coordinare iniziative di giustizia riparativa. Queste alleanze dimostrano la crescente importanza della cooperazione in questo settore, contribuendo alla definizione di ampi criteri d'azione e rafforzando i piani operativi.

Effetti della giustizia riparativa su giovani autori di reato, vittime, famiglie e comunità

Per gli autori di reato, la giustizia riparativa offre uno spazio in cui possono esprimersi e andare oltre il senso di colpa e la vergogna in modo costruttivo, offrendo pace e rendendoli consapevoli del danno di cui sono responsabili. La giustizia riparativa apre canali di comunicazione tra gli autori di reato, le vittime e le famiglie che portano al rispetto e alla comprensione reciproci. La mediazione permette una migliore comprensione del danno causato e dei diritti tutelati dalla società e presenta un'opportunità per esplorare un'alternativa all'approccio punitivo alla giustizia nel suo senso più ampio. L'indagine condotta afferma che i partecipanti (autori di reato, genitori e operatori) si sentono sollevati, riuscendo a guardarsi negli occhi, il che deriva dal raggiungimento della pace. Il senso di colpa latente porta una persona a non essere pienamente consapevole del danno che i rei causano alle vittime e la giustizia riparativa li aiuta a identificare le conseguenze delle loro azioni, a personificare la vittima creando un senso di empatia e a smantellare nozioni preconcette sulla natura del reato commesso. Inoltre, favorisce l'autoconciliazione e la presa di responsabilità. Sono stati osservati anche cambiamenti nel modo in cui gli autori di reato vedono se stessi e migliorano le loro relazioni sociali. Inoltre, nell'indagine, i partecipanti hanno elogiato la semplificazione e l'umanizzazione dei processi giudiziari.

La giustizia riparativa aiuta anche coloro che sono stati danneggiati a causa del reato. Aiuta le vittime a sentirsi viste, riconosciute e ascoltate, risultato che i meccanismi di giustizia tradizionali non riescono ad offrire. Il rapporto riconosce che le esperienze delle vittime sono personali e uniche e non possono essere generalizzate. Le vittime subiscono importanti cambiamenti a livello emotivo quando incontrano gli autori di reato. Ciò aiuta a superare dolore, paura, senso di colpa e vergogna ed aiuta le vittime a superare il senso di impotenza, instillando un giudizio positivo su sé stesse. Le vittime comprendono meglio perché il reato è avvenuto dopo aver ascoltato direttamente l'autore del reato. Ciò porta a un senso di sollievo e controllo poiché aiuta le vittime a superare il desiderio di vendetta e ripristina il loro senso di appartenenza. Tuttavia, la mediazione può avere effetti negativi se le esperienze delle vittime vengono ignorate o sminuite. Nonostante ciò, la giustizia riparativa offre un'alternativa incentrata sull'essere umano rispetto alla giustizia punitiva, riparando le relazioni e incoraggiando la partecipazione attiva.

Le famiglie e le comunità sono i terzi attori del processo che spesso vengono trascurati. Secondo il rapporto, la giustizia riparativa lascia un impatto significativo sulle famiglie e sulla comunità. La mediazione aiuta le famiglie sia delle vittime che degli autori di reato a ritrovare pace e ad accettare l'accaduto. Il rapporto menziona come la mediazione aiuti i genitori a superare il senso di colpa che portano dentro, anche per la cattiva condotta dei loro figli. La mediazione ha permesso ai genitori di avere discussioni più aperte con i loro figli, aiutandoli a conoscere loro aspetti inaspettati di cui non erano a conoscenza e a riconoscere le difficoltà che i ragazzi affrontano. La giustizia riparativa fornisce alle famiglie una piattaforma per il dialogo, il sollievo e la partecipazione al posto dell'abbandono.

Sviluppo di politiche pubbliche informate sulla giustizia riparativa

La giustizia riparativa ha effetti positivi sulle vittime, le famiglie, le comunità e gli autori di reato fornendo uno spazio per la mediazione, la pacificazione e il dialogo. La partecipazione deve essere informata, confidenziale e non imposta. È importante includere le vittime in quanto permette loro di guarire attraverso uno spazio dove le loro esperienze non saranno sminuite. Il rapporto menziona i principali quadri giuridici ed etici secondo cui la giustizia riparativa per i minori dovrebbe essere inquadrata: il principio del "miglior interesse del/la bambino/a" contenuto nella Convenzione sui Diritti dell'Infanzia del 1989 (UNCRC); le Linee Guida del Consiglio d'Europa sulla Giustizia a Misura di Minore (2010) che incoraggiano la creazione e l'attuazione di procedure di giustizia riparativa specifiche per i minori, sottolineando che queste devono essere sicure, volontarie e rispettose delle capacità e della dignità del/lla giovane. Offre ai/lle giovani autori di reato lo spazio per la guarigione, la costruzione dell'empatia e la responsabilità attiva.

Il rapporto menziona anche che affinché la giustizia riparativa funzioni, il mediatore dovrebbe essere imparziale e le dinamiche generazionali dovrebbero essere rispettate. Coinvolgere sia le famiglie degli autori di reato sia le famiglie delle vittime aiuta nell'elaborazione emotiva e risolve le tensioni intrafamiliari. Una comunità più ampia come amici, coetanei, ONG e testimoni rafforza i legami sociali e aiuta nella riparazione. Una formazione adeguata dovrebbe essere fornita ai mediatori e a tutti i professionisti della giustizia minorile per garantire una comunicazione efficace e la conoscenza. La giustizia riparativa dovrebbe essere promossa nelle scuole, nelle università, nelle carceri e nelle istituzioni pubbliche. Il rapporto, infine, sottolinea che un'ampia accettazione culturale è fondamentale per rendere la giustizia riparativa ampiamente accessibile ed efficace in tutta Italia.

Annuario

2023

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