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Consiglio diritti umani: l’Italia oggetto di valutazione il 20 gennaio 2025 per il Quarto Ciclo della Revisione Periodica Universale

Foto del seggio dell'Italia durante una seduta del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite

Il 20 gennaio 2025, l’Italia verrà valutata all’interno del Quarto Ciclo della Revisione Periodica Universale, il meccanismo di verifica dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) a cui sono sottoposti ogni quattro anni e mezzo i 193 Stati membri al fine di esaminarne la situazione in materia di diritti umani attraverso una modalità di peer review.

L’esame di revisione si svolge in occasione di una riunione del Gruppo di lavoro dell’UPR e consiste in un momento di interazione dinamica fra gli Stati membri, i quali possono interrogare, avanzare delle osservazioni o fare delle raccomandazioni allo Stato in revisione, che convergeranno poi nel cosiddetto “rapporto sui risultati” stilato dalla troika al termine dell’incontro con il contributo dello Stato in revisione e sotto la guida del Consiglio dei diritti umani. Successivamente, il report dovrà essere adottato dal Gruppo di lavoro, per permettere poi allo Stato in revisione di fare delle considerazioni in via preliminare delle raccomandazioni ricevute, proponendosi di accettarle o meno.

La valutazione viene effettuata sulla base di tre documenti: 

  • il Rapporto nazionale, nel quale lo Stato in revisione è chiamato a fare il punto sullo stato di implementazione e gli eventuali impatti delle raccomandazioni ricevute nei precedenti cicli. Nel caso dell’Italia, è stato redatto da un gruppo di lavoro coordinato dal Comitato Interministeriale per i diritti umani (CIDU) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, preceduto per la prima volta dal Mid-Term Report - Piano di Implementazione delle Raccomandazioni (PIR), che è stato inviato alle Nazioni Unite il 4 novembre 2021 a scopo di aggiornamento sui progressi raggiunti in merito alle raccomandazioni del Terzo ciclo.
  • la Raccolta di informazioni, elaborata dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, contenente una sintesi dei contributi presentati da diverse organizzazioni internazionali, inclusi i treaty bodies, e dalla società civile.
  • il Riepilogo delle osservazioni degli stakeholders sull’Italia, anch’esso compilato dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, che riassume i contributi trasmessi da istituzioni nazionali per i diritti umani, organizzazioni non governative (ONG), rappresentanti della società civile, difensori dei diritti umani, università e centri di ricerca.

La Raccolta di informazioni e il Riepilogo delle osservazioni degli stakeholders hanno entrambi lo scopo di mettere in luce le questioni più rilevanti in termini diritti umani e definire le corrette disposizioni e le raccomandazioni da far adottare allo Stato in revisione, offrendo così delle prospettive differenti da quest’ultimo utili al raggiungimento di una valutazione equa e che rifletta il più possibile la situazione reale nel paese.

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