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Medici Senza Frontiere in Italia: una panoramica del 2024

Giovane paziente all'ospedale che viene rassicurato da una dottoressa
© shutterstock Unipd

Nel 2024, Medici Senza Frontiere (MSF) ha proseguito il suo impegno in Italia, adattandosi ai bisogni in evoluzione di migranti e rifugiati.

A Palermo, la clinica per i sopravvissuti alla tortura è rimasta un punto di riferimento per coloro che hanno subito violenze estreme. Nel corso dell'anno, ha fornito supporto medico, psicologico e legale a 76 pazienti, provenienti principalmente da Bangladesh, Costa d'Avorio, Gambia, Camerun e Nigeria.

Il progetto People on the Move è proseguito, spostando il suo focus verso le aree di maggiore necessità. A luglio 2024, MSF ha avviato una nuova iniziativa ad Agrigento, in Sicilia, offrendo consultazioni mediche, richiedendo consulenze specialistiche e supporto psicologico ai migranti trasferiti da Lampedusa, garantendo che chi aveva bisogno di cure urgenti non fosse trascurato.
Con la diminuzione degli sbarchi via mare, MSF ha progressivamente concluso il suo intervento d’emergenza a Roccella Jonica entro settembre 2024.

Il programma dei corridoi umanitari è rimasto una parte centrale del lavoro dell’organizzazione. Un nuovo accordo, firmato a dicembre 2023 tra il governo italiano, l'UNHCR e alcune organizzazioni della società civile, ha permesso l’evacuazione di 1.500 persone vulnerabili dalla Libia nell'arco di tre anni. A marzo 2024, è arrivato il primo volo umanitario, con MSF che ha fornito assistenza medica e psicologica a oltre 75 persone in condizioni di estrema fragilità.

MSF ha inoltre continuato a offrire primo soccorso psicologico ai sopravvissuti ai naufragi e alle famiglie delle vittime nei punti di sbarco in Sicilia e Calabria.

Attraverso queste iniziative, MSF rinnova il suo impegno nella difesa del diritto alla salute e nell’assicurare che migranti e rifugiati ricevano le cure e la protezione di cui hanno bisogno.

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