Consiglio dei Diritti Umani: il comportamento diplomatico dell'Italia nel 2023

Questo articolo analizza il comportamento dell'Italia al Consiglio dei Diritti Umani nel 2023, con particolare attenzione agli sforzi diplomatici dell'Italia nella negoziazione e presentazione delle risoluzioni.
Nel 2023 si sono tenute tre sessioni - 52a sessione dal 27.03 al 04.04, 53a dal 19.06 al 14.07 e la 54a dall'11.09 al 13.10. L'Italia ha partecipato alle sessioni ordinarie del Consiglio dei Diritti Umani come Stato Osservatore (quindi senza diritto di voto). Precedentemente l'Italia ha fatto parte del Consiglio dei Diritti Umani nel triennio 2019-2021.
Nel corso del 2023, il Consiglio dei Diritti Umani ha adottato 109 risoluzioni (12 risoluzioni in più rispetto al 2022): 43 risoluzioni durante la 52a sessione; 30 durante la 53a sessione; e 36 durante la 54a sessione. Di queste risoluzioni, 74 sono state adottate per consenso (senza un voto formale degli Stati Membri), mentre per 35 di esse è stato necessario il voto di maggioranza dei Membri del Consiglio, mostrando una percentuale di disaccordo leggermente inferiore rispetto all'anno precedente, quando il voto di maggioranza era stato necessario per il 34% delle risoluzioni adottate.
Il 53% delle risoluzioni adottate dal Consiglio è stato negoziato con la partecipazione diretta (sponsorizzazione) o con il supporto diplomatico (co-sponsorizzazione) dell'Italia. Infatti, delle 109 risoluzioni adottate, l'Italia ne ha sponsorizzate 4 e co-sponsorizzate 54. Due delle quattro risoluzioni sponsorizzate dall'Italia si riferiscono alla situazione dei diritti umani nella Repubblica Araba Siriana. La terza risoluzione è di natura tematica e si riferisce ai diritti dei bambini e ai matrimoni precoci e forzati. L'ultima riguarda il Programma Mondiale per l'Educazione ai Diritti Umani.
La tabella sottostante riassume le risoluzioni approvate dal Consiglio nel 2023 e mostra che, delle risoluzioni che l'Italia ha sponsorizzato o co-sponsorizzato, il 68% è stato adottato per consenso dal Consiglio, mentre il 32% è stato adottato con voto di maggioranza.