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Caso Regeni: la lotta per verità e giustizia va avanti

Il procedimento penale per la morte di Giulio Regeni continua.

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la norma che non consentiva di procedere al processo in assenza degli impuntati accusati di tortura, un’udienza si è tenuta il 21 gennaio 2025. La sentenza della Corte Costituzionale ha dato una spinta nuova alla causa per la morte di Regeni. 

La vicenda continua ad essere un simbolo di resistenza contro l’oppressione e la pratica delle sparizioni forzate messa in atto dalle autorità egiziane e getta luce sull’importanza del ruolo di Stati, come l’Italia, che dovrebbero opporsi con adeguate misure diplomatiche e politiche agli Stati che violano spregiudicatamente i diritti umani. L’Italia, al contrario, ha riportato il proprio ambasciatore al Cairo e, negli anni successivi il governo ha anzi rafforzato i rapporti commerciali con l’Egitto, soprattutto nell’ambito del commercio di armi. Una normalizzazione dei rapporti che appare incompatibile con l’impegno al rispetto dei diritti umani.

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