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Comitato ONU per i Diritti Umani: preoccupazioni per l'accordo Italia-Albania nelle osservazioni conclusive sul terzo rapporto periodico dell'Albania 2025

Advocates disrupt transfer of asylum seekers from Villawood
© Kate Ausburn

Nelle osservazioni conclusive recentemente pubblicate sul terzo Rapporto periodico dell'Albania, il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha espresso serie preoccupazioni sull'accordo bilaterale tra l'Albania e l'Italia sulla cooperazione in materia di migrazione - il protocollo del 2023 che consente all'Italia di trattare i richiedenti asilo in strutture situate in territorio albanese. Il Comitato ha avvertito che alcuni aspetti chiave del Protocollo Italia-Albania (concluso nel 2023 e sospeso dal febbraio 2025 a causa della decisione pendente della Corte di giustizia europea) possono contravvenire agli obblighi fondamentali del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR).

Al centro delle preoccupazioni del Comitato c'è il rischio che l'accordo possa compromettere i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo, in particolare per quanto riguarda la detenzione automatica, il confinamento prolungato e l'accesso limitato alle procedure di asilo individualizzate. Il Comitato ha ricordato all'Albania che qualsiasi cooperazione extraterritoriale nella gestione delle richieste di asilo deve essere pienamente conforme al Patto, in particolare al principio di non respingimento, che vieta il rimpatrio di persone in Paesi in cui potrebbero subire gravi danni.

Il Comitato ha sottolineato che la detenzione deve essere utilizzata solo come ultima risorsa e deve essere ragionevole, necessaria e proporzionata, in conformità con il commento generale del Comitato n. 35 (2014) sulla libertà e la sicurezza delle persone. Il Comitato ha inoltre sottolineato che l'Albania dovrebbe garantire il libero accesso al suo territorio per le persone che cercano protezione internazionale, insieme a procedure di determinazione dello status di rifugiato eque ed efficienti e all'accesso all'assistenza legale. Inoltre, il Comitato ha osservato che la legge albanese sull'asilo del 2023 solleva preoccupazioni più ampie che possono intersecarsi con l'attuazione del protocollo, tra cui l'insufficienza di garanzie per le persone vulnerabili come i bambini e i minori non accompagnati. Queste preoccupazioni sono particolarmente rilevanti data la probabilità che tali gruppi possano essere interessati da disposizioni transfrontaliere in materia di asilo. Poiché l'Italia trasferirebbe i richiedenti asilo alla giurisdizione albanese in base al protocollo, l'adeguatezza del quadro normativo albanese in materia di asilo influisce direttamente sul rispetto degli obblighi internazionali da parte dell'Italia.

L'avvertimento del Comitato per i diritti umani sottolinea l'importanza di garantire che gli accordi di migrazione rispettino gli standard sui diritti fondamentali. Nel suo rapporto ufficiale, il Comitato invia un segnale forte sui rischi legali ed etici di tali accordi. La sua conclusione è chiara: gli accordi bilaterali sulla migrazione non devono andare a scapito degli obblighi in materia di diritti umani fondamentali.

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